Il libro bianco "Sars" , la petizione della Comunità cinese alle Autorità Istituzionali, online sul nostro portale

Premessa

L’epidemia denominata Sars (Syndrome Acute Respiratory Severe) scoppiata in questi mesi in Cina, diffusasi in Canada ed in Taiwan, ma la cui vera gravità si manifesta in questo periodo in ogni parte del mondo, identifica proprio un classico esempio di crisi improvvisa. In tale situazione, le ricchezze accumulate, le forze economiche in generale, gli armamenti evoluti, nulla rappresentano di fronte alla tragica psicosi di una improvvisa epidemia e delle negative conseguenze che rapidamente si vengono ad ingenerare, verso i popoli, le relazioni, tra le persone, nel commercio e nell’economia in generale.

Infatti, mentre alcune compagnie aeree asiatiche sono ormai al dissesto, gli scambi commerciali di tutto il mondo con la Cina sono sospesi ed ogni progetto che comporti incontri o frequentazioni locali è al momento congelato, in attesa dello sviluppo degli eventi.

In Italia il problema ha occupato per diverso tempo le pagine dei giornali, fornendo una informazione in chiave drammatica e l’equazione cinese=sars si stava quasi trasformando in una caccia all’untore di antica data.

Nei mesi di Aprile e Maggio 2003, anche a causa di questa particolarmente grave e distorta informazione, il settore della Ristorazione cinese ne ha subito negativamente risentito, giungendo a livelli di grave riduzione di attività, in moltissimi casi addirittura di radicale e totale assenza di Clienti. Per molti locali si profila oggi un grave dissesto economico, le cui conseguenze si ripercuoteranno negativamente per un lungo periodo, se non addirittura nella decisione di chiudere .

Pur essendo il problema di estrema attualità e gravità, la maggior parte degli esercenti, consapevole di essere impegnata finanziariamente per assolvere agli obblighi ed agli impegni economici inizialmente assunti, ha per ora resistito con le proprie forze, sperando in un miglioramento, ma purtroppo senza successo!

La fiorente economia mondiale cinese, il cui modello era parallelo anche nella Chinatown milanese, ha subito una battuta di arresto, grave e pericolosa, ma anche, stando alle notizie recenti, di durata imprevedibile !

La Situazione attuale

La maggior parte dei piccoli imprenditori, esercenti essi stessi in modo diretto delle loro attività insieme ad uno o più nuclei familiari, si verrà ben presto a trovare in condizioni economico-finanziarie estremamente gravi.

Si stima infatti, per la prevalenza dei casi tra loro assimilabili, un residuo periodo di resistenza sino alla fine del prossimo mese di Luglio 2003, durante il quale ogni sacrificio sarà nel frattempo stato fatto, mettendo fondo alle riserve accumulate, riducendo il personale, contenendo ogni consumo, evitando ogni spreco, ricorrendo a prestiti familiari e non.

La situazione complessiva, solo in questi ultimi giorni definita meno grave, ma che potrebbe purtroppo peggiorare nel prossimo periodo autunnale, configura quindi un vero e proprio stato di calamità per l’economia cinese in Italia, dove una miriade di piccole imprese sono nate e sono state avviate a fatica e con impegno. In esse infatti la continuità operativa e commerciale rappresentava la garanzia di assolvimento per tutti gli impegni economici inizialmente assunti ed ai quali, sino ad oggi, gli imprenditori cinesi hanno potuto far fronte onorevolmente, grazie all’impegno costante ed al proficuo lavoro.

La situazione civile e sociale dell’intera Comunità cinese si prospetta altrettanto grave, sotto il profilo delle relazioni interpersonali. Da ogni parte infatti si ipotizza, con malcelata ironia, il rischio di contaminazione derivante dalla frequentazione di qualunque cinese: la situazione appare nella sua piena evidenza durante l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici, dove un passeggero con lineamenti orientali viene ben presto isolato .

La tenacia, la forza e la determinazione dei cinesi è comunque forte e, con la speranza che gli eventi possano presto riportare a condizioni di normalità, si sono pensate iniziative autonome ed altre che abbisognano del supporto delle Istituzioni.

E’ questo lo spirito positivo che accompagna la comunità cinese la quale, pur non sottovalutando il grave problema, in termini imprenditoriali pensa alla costruzione delle più efficaci soluzioni.

E’ certamente auspicabile che un evento così grave ed improvviso divenga valido pretesto per avviare un percorso nuovo, di apertura, di comunicazione, di integrazione e di civile convivenza.

Azioni da intraprendere

Risulta quindi inderogabile ed urgente intervenire, da parte del settore della Ristorazione Cinese, in ogni direzione, verso ogni possibile soluzione che ponga rimedio, o che almeno possa porre ostacolo, agli effetti negativi ed a tutti i gravi problemi, non solo economici, indirettamente collegati con il fenomeno della Sars.

Una parte di detti problemi si stanno oggi già vivendo e soffrendo, ma dobbiamo essere certi che ancor più gravemente ci colpiranno, in mancanza di significativi ed efficaci interventi che devono essere studiati, elaborati e portati avanti, insomma risolti presto !

Si ritiene che, per dare un senso compiuto alle diverse iniziative, le linee di intervento debbano essere tra loro sinergiche, attivate in proprio e con il supporto della intera società civile. Le principali e più urgenti azioni si possono così classificare :

-Informative

-Associative

-Finanziarie

-Fiscali

-Igienico-Sanitarie

-Etico/Sociali


Altre iniziative, orientate in generale ad una migliore qualità della vita sociale dei cinesi in Milano, seguiranno più avanti, stabilendo delle priorità, sentendo le esigenze della comunità, i suggerimenti delle Istituzioni e, per conseguenza, di come le circostanze di volta in volta lo richiederanno.

Ogni proposta, ogni intervento, ogni azione, ogni progetto in favore della intera Comunità Cinese, sarà portato avanti da un Gruppo di Lavoro, allo scopo identificato.

Lo schema seguente prospetta gli ideali interventi previsti, da pianificare con attenzione, che sono :


1. Campagna Stampa su Quotidiano Nazionale


2. Libro Bianco / Petizione diretto alle Autorità Istituzionali


3. Collaborazione con ASL ed EPAM per Informazione / Formazione


4. China Food Festival per smitizzare le paure


5. Autodisciplina Igienico-Sanitaria per presa di coscienza autonoma

Il Gruppo di Lavoro per la Comunità Cinese

Diverse Associazioni cinesi ( nella sola Milano se ne contano ben 14 ! ), consapevoli della necessità di eleggere un Gruppo di Lavoro ristretto, più volte richiesto dalle Istituzioni tutte, hanno criticamente discusso circa le opportunità e le necessità, verso una ulteriore forma rappresentativa, avulsa dalle preesistenti, ciascuna delle quali fortemente settoriale, solitamente caratterizzata da comuni finalità degli associati, spesso addirittura legata alla città di origine, ma nessuna dotata di sufficiente motore propulsivo verso importanti iniziative che possano riguardare l’intera Comunità.

Il 7 Maggio 2003, e non solo per il momento contingente che certamente ha accelerato ogni processo, finalmente i Presidenti di tutte le Associazioni sono stati convocati presso il Consolato di Milano, dove con un proattivo e significativo intervento, hanno provveduto alla costituzione ufficiale del già citato Gruppo di Lavoro, nominando 11 autorevoli membri, i quali da subito sono stati dotati di ogni necessario mezzo e di ogni lecita delega per far fronte alle iniziative che si renderanno necessarie.

Essi opereranno avvalendosi, nelle diverse circostanze, di specifiche consulenze, dirette ed indirette, tendendo perciò ad affrontare e risolvere ogni problematica con volontà, determinazione, ma anche con conoscenza e professionalità.

Il Consolato e le Associazioni, promotori e sostenitori, saranno perciò il saldo supporto costante ed il preciso riferimento strategico per il suddetto Gruppo di Lavoro, il quale sarà invece caratterizzato da elevata, efficace ed efficiente operatività.

Ogni intervento elaborato dal Gruppo, che non dovrà essere circoscritto al solo problema pur grave della Sars, sarà naturalmente oggetto di preventivo confronto con le varie Associazioni, le quali dovranno darne riscontro in modo veloce e per mezzo di propri delegati, autorizzando e sopportando ogni costo derivante, collaborando quindi al buon esito delle iniziative, trascurando ogni ragione di parte, ma operando nell’esclusivo e comune interesse di tutta la comunità cinese.

Ne deriveranno vantaggi non solo per la ristorazione, ma per la salvaguardia generalizzata della immagine positiva che la comunità cinese ne trarrà, dovendo oggi più che mai trasfondere volontà di integrazione e civiltà, smentendo facili illazioni ed improprie supposizioni che giornali, radio e televisioni oggi propongono e spesso propinano.

La corrente domiciliazione del Gruppo di Lavoro, che in questa sede rappresenta tutte le Associazioni ed i loro Associati, e che operativamente supporta ogni iniziativa, è presso la Sede del Consolato della Repubblica Popolare Cinese in Milano, Via Benaco, 4 - 20139 Milano - Tel. 02.56.93.960 - Fax 02.56.94.131

ed i suoi membri sono attualmente i Sigg:
- Chen Hai Hua

- Hu Xia Yi

- Hu Ti Tu

- Wang Wei Hong

- Chin Ke Yin

- Hu Yong Shu

- Ou Angelo

- Zhou Xiao Bin

- Chen Si Pu

- Liao Chiao Ming

- Sun Luigi (Coordinatore del GDL)


La Petizione

Nel novero delle tante difficoltà emerse, che saranno affrontate e risolte con la serie di interventi menzionati, sussiste per tutti gli esercenti uno stato di insufficiente liquidità, in cui sono e saranno sempre più gravemente immersi. E’ particolarmente in funzione di ciò che, con questa petizione, si tende con fiducia a richiedere:

4.1 Un intervento a livello cittadino, provinciale e regionale, da parte delle preposte Autorità Italiane, a sostegno generalizzato della Ristorazione cinese e della Comunità in tutta.

4.2 La disponibilità delle Autorità ad incontrare, nelle sedi più opportune, i rappresentanti della Comunità, espressi nel Gruppo di Lavoro e con i quali potranno essere più facilmente attivate e canalizzate le più opportune iniziative.

4.3 La estensione delle argomentazioni esposte, all’indirizzo delle Autorità nazionali.

4.4 Di favorire, con il supporto del Gruppo di Lavoro, la più veritiera informazione , attraverso i media ed ogni altro mezzo valido, liberando ogni notizia da false interpretazioni ed impropri allarmismi.

4.5 Di valutare, studiare, proporre e favorire la messa in atto di una forma di sussidio o, in subordine, di un prestito a tasso agevolato, da concretizzarsi con Istituto di Credito convenzionato.

4.6 Di poter prevedere per il settore immediate agevolazioni fiscali, tali da rendere meno gravoso il prossimo periodo, sotto il profilo finanziario.

4.7 Che, pur con i comprensibili maggiori controlli, in particolare di tipo igienico-sanitario, venga soprattutto attivata una attività di prevenzione e di rispetto delle norme, tendendo ad evitare quindi ogni forma di pesante repressione che invece, nel recente passato, ha duramente ed insistentemente colpito la ristorazione etnica, in particolare quella cinese.

Gli Esercizi coinvolti



Il Gruppo di Lavoro, che sottoscrive il presente documento nella sua completezza, sponsorizzato e voluto dal Consolato della Repubblica Popolare di Cina, attualmente retto dal Console Generale Gao Shu Mao, si fa qui portavoce di tutte le Associazioni Cinesi di Milano e provincia, in particolare degli Associati che, come operatori commerciali, gestiscono attività di Ristorazione e/o comunque di Pubblico Esercizio.

I principali Destinatari della Petizione

Al fine di dare la più ampia visibilità alla critica situazione venutasi a creare, favorendo un ampio intervento da parte delle Autorità, magari in sinergia tra loro, per la presente petizione si sono identificati i seguenti destinatari :

S.E. il Sig. Prefetto di Milano Dr. Bruno Ferrante

S.E. il Sig. Questore di Milano Dr. Vincenzo Boncoraglio

On. Presidente Regione Lombardia Dr. Roberto Formigoni

On. Presidente Provincia di Milano On. Ombretta Colli

Egr. Sig. Sindaco della Città di Milano Dr. Gabriele Albertini

Egr. Sig. Dir. Reg.le Ag.Entrate Lomb. Dr. Massimo Orsi

Egr. Sig. Dir. Generale ASL Milano Dr. Antonio Mobilia

Egr. Sig. Presidente EPAM Dr. Lino Enrico Stoppani



Egr. Sig. Direttore Polizia Annonaria MI Dr. Riccardo Perini

Egr. Sig. Dir.Operazioni Com.Generale Carabinieri per la Sanità Ten.Col. Fernando Bassetta

Egr. Sig. Presidente Istituto Italo-Cinese Dott. Cesare Romiti

Egr. Sig. Presid. Mediocredito Lombardo Gruppo Intesa - BCI Dott.Mario Zanone Poma

Pres. Camera di Commercio Italo-Cinese

Egr. Sig. Presidente Assolombarda Dott. Michele Perini

Egr. Sig. Presidente Unioncamere CTSP - Presidente C.C.I.A.A. Dott. Carlo Sangalli

Egr. Sig. Assessore Settore Commercio Comune di Milano Dr. Roberto Predolin

Le Aspettative degli Esercenti

Ogni Esercente, che in allegato ben si identifica e sottoscrive la presente petizione, rimane fiducioso a che le Autorità coinvolte possano presto ed efficacemente prendere in considerazione le argomentazioni esposte, con suggerimenti, proposte ed iniziative.

L’intera comunità cinese, desiderosa di una necessaria integrazione etnica, auspica ogni possibile favorevole intervento a favore dell’ intero settore della Ristorazione e dei Pubblici Esercizi Cinesi in generale, i quali sono stati così gravemente falcidiati da un problema che, pur essendo localizzato in altra parte del mondo, ha trovato in Italia fertile terreno per ingenerare una esasperata quanto impropria psicosi.

Da ogni positiva iniziativa ne deriveranno vantaggi, non solo per la Ristorazione, ma per la salvaguardia della serena convivenza sociale in generale, senza trascurare l’ immagine positiva che la stessa comunità cinese ne trarrà in modo durevole, dovendo oggi più che mai trasfondere volontà di integrazione e civiltà, smentendo facili illazioni ed improprie supposizioni che giornali, radio e televisioni oggi propongono, a nostro totale discapito.

Ogni esercente, in quanto membro della Comunità Cinese, auspica infine che si diffonda presto una chiara e veritiera informazione, la quale da una parte favorisca la più efficace prevenzione verso una eventuale diffusione della epidemia, e dall’altra invece renda meno drammatica la psicosi, non solo verso la Sars, ma anche verso la popolazione cinese, rinfocolando antichi e pericolosi rigurgiti di radice xenofoba, che se non appartengono certamente alla tradizione italiana, ancor meno si adattano alla Città di Milano ed ai suoi abitanti.

Conclusioni



Si ringraziano in anticipo le Autorità e le Istituzioni a cui viene inviata la presente petizione, sia per l’attenzione che vorranno ad essa prestare, che per la disponibilità che in merito ai problemi vorranno offrire, per contribuire quanto prima ad ogni iniziativa.

Ogni soggetto attivo, ogni iniziativa, troverà a totale disposizione il Gruppo di Lavoro, che di fatto rappresenta la volontà espressa dall’intera Comunità cinese, dalla quale viene sostenuto con ogni mezzo, perché possano presto identificarsi ed avviarsi efficaci soluzioni, ridando quanto prima vitalità al settore della ristorazione, del commercio e delle connesse attività.

Una veloce ripresa della economia cinese in Milano, favorirà una crescita di proficua e serena integrazione, sicuramente oggi utile, domani forse indispensabile, per lo sviluppo di una moderna società civile e multietnica, dove il mondo sempre più globalizzato affonderà le sue salde radici.